“Così questo Paese, dove sono nato, ho creduto per molto tempo che fosse tutto il mondo. Adesso che il mondo l’ho visto davvero e so che è fatto di tanti piccoli paesi non so se da ragazzo mi sbagliavo poi di molto…”
Le colline del Doglianese sono la parte più a sud della Langa occidentale. Sono delimitate dal Tanaro ad ovest, confinano con la zona di produzione di Barolo a nord, con l’Alta Langa a sud e ad est. Per la loro posizione di confine e per la più elevata altitudine media hanno il privilegio di un panorama unico, come un balcone che si affaccia sulla pianura e l’arco delle Alpi da un lato e sulla Langa del Barolo dall’altro.
In questa parte di Langa la mancata crescita dagli Anni ’60 agli Anni ’80 ha preservato molti lati del passato: dal carattere delle persone, a volte un pò diffidenti e riservate, alla cucina, povera nelle materie prime, ma ricchissima di qualità e fantasia.
Ritroviamo nei paesi di queste colline sagre e fiere in molti periodi dell’anno, che celebrano prodotti dell’agricoltura e della tradizione: dalla Cisrà (minestra di ceci) ai Puciu (nespole), dal maestoso Bue Grasso alle Tume di pecora.
Ogni periodo è buono per visitare le colline della Langa doglianese: in inverno si potrà incontrare un paesaggio insolito, con vigneti spesso coperti dalla neve, paesi addormentati che sembrano d’altri tempi, ricette dal sapore antico: zuppe, bagne caode e castagne. Nelle altre stagioni, trionfi di colore, sapori e profumi unici.
Decidere di passare una vacanza nel doglianese è una celebrazione della riscoperta di tempi, modi, sapori e sensazioni di un altro tempo.
Bisogna prendersi il tempo giusto per godersi i paesaggi che cambiano ad ogni curva, l’alternanza di vigne e di boschi, le colline che scendono verso il Tanaro che le separa dalla pianura, l’arco delle Alpi che fa da sfondo maestoso. Piccoli paesi che svettano sulle colline, sormontati da torri o castelli medievali, a volte abbandonati.