Per noi non è stato difficile continuare nel solco già tracciato dalla mia famiglia: anche se abbiamo apportato nuove tecnologie, il carattere e l’identità dei nostri vini rimane sempre tradizionale. Le terre bianche e le buone esposizioni ci danno buon corpo e longevità, mentre l’altitudine ci assicura profumi intensi e freschezza al palato.
Gli insegnamenti ricevuti da mio nonno e mio padre di onestà, dedizione alla terra, grande orgoglio contadino e fiducia nei confronti della collina che ci ospita da generazioni sono stati i valori fondanti intorno ai quali è nata e continua a crescere l’azienda agricola Anna Maria Abbona.
I vini nascono sempre dalla terra migliore che possa trasmettere il carattere e le qualità che vorremmo al vino che stiamo immaginando: per noi eleganza e freschezza sono priorità assolute.
La filosofia aziendale è incentrata su vini di forte personalità e identità specifica, che nasce dal legame di un vitigno autoctono e la sua terra di elezione, prodotti con monovitigno al 100%. La scelta di terreni bianchi calcarei e altitudini sopra i 500 metri sono in funzione di vini con buona freschezza e bevibilità. L’altitudine inoltre assicura una costante ventilazione, che riduce gli attacchi di malattie fungine assicurando un’uva più sana. L’escursione termica determina infine la produzione di bucce più spesse: più resistenti e con maggior concentrazione di profumi, colore e tannino.
La cantina di Moncucco è cresciuta con noi.
Iniziammo la prima vinificazione nella piccola cantina interrata della casa del 1850 in cui sono nata: qui già mio padre vinificava per sé e per pochi amici.
Nel 1994 il primo ampliamento, con un’ala adiacente alla vecchia cantina. Sfruttammo lo spazio vicino alla vecchia casa, costruendo la nuova cantina con volte a botte in mattoni vecchi, semi-interrata.
Nel 2001, con l’impianto di nuove varietà e l’aumento delle bottiglie prodotte, si rese necessario costruire una nuova cantina, che rispondesse alle necessità di allora.
Nel nuovo edificio trovarono posto oltre la cantina per la vinificazione e l’affinamento, un magazzino per l’affinamento delle bottiglie e una sala degustazione per i visitatori. Terrazzi esterni e muretti in pietra a completamento della struttura. La cantina del 1994 da allora è destinata alle botti in legno.
La cascina di Bricco San Pietro è stata acquistata in tempi diversi; a suo tempo era stata divisa in tre proprietà.
Nel 2017 è iniziata la ristrutturazione, cercando di mantenere le caratteristiche salienti della casa: un primo nucleo della metà dell’’800 al quale era stata aggiunta una seconda parte nei primi del’900.
Metà della cascina al piano terra era già adibita a cantina, l’altra metà e il piano superiore erano destinati ad abitazione. Nell’attuale sistemazione hanno ritrovato la loro funzione le antiche cantine, una sala degustazione ed alcuni alloggi per i visitatori.
La verità è semplice: non bisogna inventarla, ma riconoscerla.
In un modo sempre più complesso, tecnologico, esigente quanto vulnerabile, abbiamo capito che bisognava tornare all’essenziale, concentrarci su uno stile produttivo improntato al rigore, alla coerenza e alla sobrietà. Un percorso che procede di scelta in scelta, dal terreno naturalmente adatto ad un tipo di coltura, alla gestione dell’acqua e degli scarti di produzione, all’inerbimento e al lavoro in cantina, dove non usiamo grandi tecnologie e pochi solfiti. Importante è avere la qualità dell’uva e concentrarsi sul rispetto del terroir e dell’annata.
Semplicità è una scelta di vita, anche professionale: deve essere il punto di arrivo, non di partenza. E’ questa la differenza tra semplicità e banalità.